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LE FAMOSE QUATTRO C |
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PESO IN CARATI |
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Come per tutte le pietre preziose, anche per il diamante, il peso è espresso in carati. La parola carato trae origine dai semi dell’albero del carrubo, che venivano utilizzati come unità di misura naturale per la loro caratteristica di perfetta identicità. I diamanti sono stati pesati con questi semi, fino a quando l’unità di misura fu resa universale fissando a 0,2 grammi il peso di un carato. Un carato equivale in gergo commerciale a 100 “punti”, pertanto un diamante di 25 punti equivale a 0.25 carati.
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PUREZZA |
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Quasi tutti i diamanti contengono minute tracce di carbonio non cristallizzato, l’elemento dal quale sono stati originati. La maggior parte di queste inclusioni non sono visibili ad occhio nudo, e per essere individuate è necessario l’uso di lenti di ingrandimento. Una gemma è considerata pura se non presenta alcuna inclusione visibile con lente a 10 ingrandimenti.
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COLORE |
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I diamanti più rari e preziosi sono definiti incolore (bianchissimi); scendendo di qualità tendono ad assumere colorazioni che vanno dal bianco alle varie tonalità del giallo che, quanto più si intensifica, tanto più ne svilisce il valore.
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TAGLIO |
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Il taglio è ciò che permette al diamante di sprigionare la massima quantità di luce. In un diamante tagliato correttamente la luce, che penetra dall’alto, si riflette tra le piccole sfaccettature e fuoriesce nuovamente dall’alto. |