L'ametista è una varietà violacea di quarzo, tipica delle rocce basaltiche, che è stata sin dal 3000 a.C., in Egitto e in Mesopotamia, una delle gemme più utilizzate per la creazione di gioielli, sigilli e intagli. Il termine ametista deriva dal greco améthystos che significa "non ebbro".

I Greci ritenevano che costituisse un eccellente rimedio contro gli effetti dell'alcool e i Romani contribuirono ad alimentare questa leggenda. Una particolare etichetta comportamentale imponeva infatti ai commensali di bere vino in coppe di cristallo ogni volta che l'ospite accostava la sua alle labbra. Egli però si limitava a bere acqua pura in un calice d'ametista, i cui riflessi viola 'coloravano' l'acqua dandole l'apparenza del vino. Così l'ospite poteva rimanere signorilmente sobrio mentre i suoi commensali cedevano all'ebbrezza.

Il suo bel colore viola ha però un nemico: il calore; già la prolungata esposizione al sole ed alla luce intensa ne provoca l'impallidimento; se poi la temperatura viene portata tra i 400 e i 500 °C, i cristalli cambiano la loro colorazione in modo così radicale (in giallo-bruno-arancio) da meritarsi addirittura un altro nome: quello di quarzo citrino

I cristalli di ametista si rinvengono essenzialmente all'interno di geodi sviluppatisi nelle rocce basaltiche. I geodi sono formazioni geologiche costituite da cavità chiuse sulle cui pareti interne sono impiantati raggruppamenti di cristalli "cresciuti" grazie a fluidi percolati attraverso la roccia.

I giacimenti principali di questo minerale si trovano in Brasile, Uruguay, Bolivia, India, Russia, Messico, USA e Madagascar. In Italia piccole formazioni sono state rinvenute in provincia di Trento, Bolzano, Sassari, Grosseto e Torino.

Il suo utilizzo è ancora principalmente mirato alla produzione di gioielli, coppe o calici. Fino alla scoperta dei grandi giacimenti brasiliani nel XIX secolo, l'ametista era stata rara e perciò cara, al giorno d'oggi invece è molto più a buon mercato e solo le grandi gemme più pure e dal colore viola più intenso possono raggiungere alte quotazioni sul mercato.

Fino a pochi decenni or sono con il termine di Ametista orientale, veniva designata la corindone viola di qualità gemmologica; poiché tale terminologia poteva generare confusione con il quarzo ametista viola propriamente detto, la terminologia è stata cambiata e perciò quella qualità di corindone oggigiorno viene definita come zaffiro viola.

Ametiste
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